lunedì 2 giugno 2008

Da Giovanni

Un 2 giugno piovoso fa cambiare rotta fino a Cortina d'Alseno, Da Giovanni.
Solita cordiale accoglienza per questo pranzo all'aperto. Unica nota negativa delle stagioni estive, e anche di questa (se arriverà...): mangiare all'aperto è sempre molto piacevole, soprattutto quando ci si trova circondati dalle colline piacentine come in questo caso, ma c'è sempre il rischio di pasteggiare a pane e fumo di sigaretta. Oggi attorno a me almeno sette persone hanno iniziato a fumare in contemporanea: ho disperatamente sperato in un acquazzone con vento traverso, in modo che tutti si rifugiassero all'interno e abbandonassero il porticato.

Si inizia con un antipasto di salmone marinato con una delicata mostrarda di pompelmo rosa e pan brioche.
Questa volta è un primo ad attirare la mia attenzione, per cui salto i secondi che già conosco, e mi decido per un piatto di gnocchetti al pecorino con erba cipollina: deliziosi, da consigliare vivamente.

Fornitissima la carta dei vini. Oggi ha degnamente accompagnato il pasto una malvasia Boccadirosa dell'azienda piacentina Luretta.

Estremamente professionale e discreto il servizio in sala.

Da Giovanni a Cortina d'Alseno

domenica 1 giugno 2008

Riso razionato



Lascia un po' di inquietudine la notizia che in Europa alcune catene di supermercati hanno deciso di razionare le vendite di riso.

Gli ultimi razionamenti di cui avevo sentito parlare erano quelli dei dietologi, rigidi rigidi altrimenti non si butta giù nemmeno un etto, oppure dobbiamo andare indietro alla Guerra, quella raccontata dai nostri nonni e ascoltata sempre come un racconto mitico, di quelli lontani lontani, che potrebbe starci a proprio agio anche uno di quei draghi sputafuoco, tanto poi arriva San Giorgio che ci salva tutti.
Invece ora è cronaca che ti sfiora e ti lascia dentro un senso di timore.

La fonte è Coldiretti, ed è riportata im diversi siti di informazione: dall'Espersso alla Repubblica

Al Tramezzo

Un classico a Parma.
Un classico che non delude mai.
Atmosfera rilassante, che favorisce la degustazione di piatti ricercati e delicati.

Sul tavolo, all'interno di uno spesso plexiglas, si trova immediatamente la carta delle acque, italiane e non.
Simpatica l'idea di ingannare l'attesa dell'arrivo dei piatti, dopo uno sfizioso aperitivo, con la degustazione di un ottimo olio marchigiano, facendo la scarpetta.

Freschissima la crudità di pesce, da condire a piacimento: fossero sempre maggiori i ristoranti che lasciassero ai clienti la possibilità di scegliere il condimento per certi piatti. Io adoro i sapori naturali, per cui trovo deleterio quando mi si presentano i cibi farciti di olio o sale.
Da ricordare il branzino aperto farcito con gamberi e speck. Scenografica la presentazione, delizioso l'accostamento dei sapori.
La cernia mediterranea con asparagi invece non era ai soliti livelli: si presentava un po' secca all'interno e sarebbe auspicabile trovare un nuovo equilibrio.
Ottimi i dolci.

Fornitissima la cantina, con un occhio rivolto alle produzioni italiane biologiche.


Ci potrebbe essere maggiore ricercatezza nella proposta dei grissini e del pane, che alterna mix sapienti a pane comune forse un po' banale.

Prenotazione raccomandata.

http://www.altramezzo.it/cat.html?id=49

Indiana Jones 4

Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo ci arriva dopo vent'anni dall'episodio con il mitico Sean Connery. La mancanza della spalla paterna si sente, sostituita da quella del figlio, ma LaBeouf non è Connery. Decisamente apprezzabili l'entrata in scena del giovane che strizza l'occhio al Brando de "I selvaggi" e alcuni scambi di battute fra padre e figlio ("Sei un professore?" "Sì, part-time").
Gli ingredienti tipicamente indianajonsiani si ritrovano tutti, dall'entrata in scena di spalle, alla fobia per i serpenti, ai nemici che arrivano sempre sul più bello. Non delude Harrison Ford che presenta un Indy un po' invecchiato ma con tanto fascino ancora da vendere.
Film decisamente godibile, con un finale un po' tirato per i capelli: dall'alieno che ha atteso 3000 anni per riavere la sua testa e per ricomporsi al matrimonio sdolcinato fra Indiana e Marion.

Prova positiva per la Blanchett nei panni della cattiva.

Alla fine Spielberg pare ipotizzare un passaggio di testimone alla generazione più giovane, ma il neopaparino mette ben in chiaro i ruoli, riprendendosi il celeberrimo cappello.

http://www.indianajones.com

sabato 31 maggio 2008

Al Grottino

Forse mi spiego perchè non lo conoscevo, forse mi spiego perchè sia una delle mete preferite degli stranieri che si trovano a Modena per conto di una nota multinazionale svedese.
Tanta multiculturalita' può forse far apprezzare questo tipo di cucina.
Contrariamente alle mie abitudini ho scelto un primo piatto, dietro suggerimento della mia ospite. Lei ha ripreso gli spaghetti alla messicana "very spicy", io ho optato per una pasta con mozzarella e basilico. Piccolo problema: pensavo che la mozzarella fosse cruda, vista la stagione quasi estiva. Invece mi sono ritrovata una terrina di terracotta con pasta ricoperta da mozzarella fusa, tanta mozzarella fusa, che aveva fatto fondere tutto il proprio grasso nell'olio di fondo. Cosi' imparo a non chiedere nei minimi particolari i metodi di preparazione dei piatti che non conosco.

Deludente la presentazione della coca cola light in lattina e la visione del cameriere che fuma sulla soglia del locale, mentre i clienti mangiano di fronte.

Il servizio nel complesso si e' dimostrato celere e professionale.

Se ritornero' e' da mettere alla prova la selezione di pizze.

Mo 365

Metti un sabato di tarda mattinata, o pomeriggio appena iniziato, a Modena.
Metti un caffè dopo pranzo parlando americano con l'amica filippina di origine spagnola.
Metti un barista di origine greca, con un nome ancestrale e misterico.
Sei al "365", caffè, forno e market.

Sorpresa estremamente piacevole, un bel salto di qualita' dalla pizzeria porta a porta.
Ambiente sobrio e luminoso. Raggiante il sorriso rivolto a tutti i clienti. Chi viene qui lo fa perche' sta bene e si sente accolto dalla professionalita' dei gestori.
Il "365" non e' solo un bar (da tempo non vedevo un caffe' macchiato caldo preparato con cosi' sapienza e attenzione), ma anche forno, con la produzione propria di focacce, pizze, pasticceria (la torta era deliziosa).

I tavoloni con le allegre sedie rosse permettono di gustare, anche il tempo che trascorre piacevolmente in questa pausa pomeridiana.

E prima di uscire si può fare un salto all'angolo market se in casa mancano uova o latte.

Thanks to Rocky & Diony

www.365modena.it

Cosa

Spigolare quanto appaia trascurabile, in modo eterogeneo. Adoro il minestrone!

Neologismo: spigolatura = sbattere contro uno spigolo